Digital, Digital Transformation, Smartlabs, trasformazione digitale

Digital Transformation: di cosa stiamo parlando?!

  • Text Hover

Negli ultimi anni l’utilizzo di questo termine è cresciuto esponenzialmente.

Se ne parla in ambito politico, culturale, sociale. Digital Transformation nella comunicazione, nella gestione del business delle imprese, addirittura come soluzione alla crisi dell’editoria! Ma sappiamo realmente di cosa si tratta? Proviamo a chiarirlo!

La trasformazione digitale è l’insieme di quei cambiamenti associati all'applicazione della tecnologia digitale e alla sua integrazione in tutti gli aspetti della società e della vita umana; è il passaggio dal fisico al digitale, è la semplificazione dei processi aziendali.

Non si tratta semplicemente di digitalizzare le informazioni esistenti o di digitalizzare i metodi attuali, ma di creare nuovi modelli di produzione, nuove merci, soluzioni e servizi che hanno al centro il cliente e i suoi bisogni.Maggiore efficienza, miglior operatività, riduzione dei costi e l’orientamento costante al cliente: questo è il mantra della trasformazione digitale.Insomma, la trasformazione digitale è un vero e proprio viaggio per l’intera azienda, dove tutti gli stakeholder sono chiamati a partecipare e a diventare protagonisti del business.

  • Text Hover

Le tappe della trasformazione digitale di un'azienda in un'infografica di Digital4

Una visione orientata al futuro

Dan Schulman, CEO di PayPal Inc., durante il World Economic Forum del 2016, parlando di Digital Transformation e finanza, ha pronunciato una frase che rimane impressa per la sua lucidità: “the biggest impediment to a company’s future success is its past success”.
La trasformazione comporta infatti soprattutto un cambiamento culturale (di visione), che richiede di sperimentare e di mettersi in gioco costantemente. Ciò significa molto spesso allontanarsi da progetti aziendali tradizionali e di vecchia data per favorire nuove pratiche e processi innovativi.
  • Text Hover

Molte aziende tendono tuttavia a considerare la tecnologia come un mero strumento, mentre dovrebbero modificare il proprio mindset e favorire una visione più ampia per il futuro del business.

Il Quadro Italiano

  • Text Hover

Gli ultimi dati del DESI (Digital Economy & Society Index), edizione 2018, evidenziano come in Italia si registri un “deficit cronico” del progresso digitale, essendo essa costretta a “inseguire le performance degli stati più evoluti, con uno scenario futuro preoccupante nel medio termine”. 

L’Italia raggiunge soltanto il 25° posto nella classifica con un punteggio di 44.3 (rispetto ai 41.4 del DESI 2017); ciò evidenzia una crescita digitale molto al di sotto degli standard statistici predisposti sul punteggio complessivo dell’Unione Europea. 

Secondo il presidente dell’Istat Giorgio Alleva, che ha illustrato lo studio “Il ruolo dei dati nello sviluppo digitale in Italia” (presto disponibile online) durante il seminario “Mappare la banda larga: il miglioramento dei servizi e innovazione” dell’Agcom, soltanto il 3% delle imprese italiane ha compiuto la transizione digitale, mentre il 63% si è pronunciata indifferente ai vantaggi delle nuove tecnologie.

Il 22% si è dimostrato sensibile alla tematica ma “vincolato dal punto di vista del capitale materiale ed umano”. Quella piccola porzione di aziende (medio-grandi) interamente digitalizzate ha un peso del 24% sul valore aggiunto dell’Italia

Emerge quindi un quadro affatto positivo, che denota disinteresse ma soprattutto paura del cambiamento; ma la trasformazione digitale continua ad accelerare perché la tecnologia è in costante evoluzione. Siamo di fronte ad una scelta cruciale: innovarci, o essere declassati.